World Class Manufacturing, una disciplina che vi mette in ordine
World Class Manufacturing: tips per un progetto di successo

Pannelli Visual per Pillar World Class Manufacturing
La disciplina del World Class Manufacturing è nata negli anni ’80 come una raccolta di Best Practices già esistenti, principalmente mutuate dal TPS. Nella realtà dei fatti, nonostante si parli di pratiche molto ben consolidate nel mondo manifatturiero, a tutt’oggi si trovano poche implementazioni, particolarmente in Italia dove l’unica azienda che “spinge” su queste tematiche è il gruppo FCA. Ho la fortuna di occuparmi di progetti WCM e l’esperienza maturata mi ha permesso di evidenziare diversi aspetti che è bene considerare prima di lanciarsi in una implementazione aziendale.
Nell’ultimo progetto in cui abbiamo collaborato
il nostro cliente era un fornitore del settore automotive fortemente sollecitato dai propri clienti ad attivare un programma di WCM. Il progetto, già attivato da tempo stentava a raggiungere uno stato organico e presentabile, e così abbiamo “ripescato” i primi 8 pillars del progetto allo stato in cui erano e abbiamo rilevato che mancava un filo conduttore che mantenesse attivi e complementari gli sforzi compiuti dai diversi servizi aziendali.
Abbiamo così scoperto che senza i seguenti punti non si può avere successo in un progetto WCM. Ve li elenco perché quando vorrete cimentarvi nell’adozione di questa filosofia dovrete confrontarvici:
- Il World Class Manufacturing fa bene all’azienda, ma più di tutto lo fa il livello di comunicazione e di team working che genera l’adozione di questa disciplina;
- Dati Uber Alles: senza dati non si riesce davvero a sostenere una pratica World Class Manufacturing. I dati sono tutto, ed in particolare i dati sono tutti da “monetizzare”, ovvero la disciplina si fonda sulla riduzione delle perdite e sul monitoraggio degli interventi;
- Team Building e Direzione: senza una Sponsorship importante nessuno si metterà seriamente in gioco per realizzare pratiche che di fatto sono estremamente invasive sulla quotidianità di operai, addetti, managers e prime linee;
- Slice the Elephant: è importantissimo non farsi spaventare dai 10 Pillars tutti insieme. Occorre intraprendere un percorso ben pianificato, Step by Step, senza forzare le tappe e mantenendo un coordinamento tra tutti i project leaders. Nel tempo si vedrà che non funziona il progetto senza che tutti siano coordinati e che lavorino sullo stesso Pilot;
- Non è uno Show: si potrebbe venire “tentati” dal realizzare un bel cockpit da presentare a auditors, certificatori e dirigenti, senza che sotto vi sia realmente una pratica concretamente adottata da tutti. Purtroppo questi progetti sono destinati a fallire. Il metodo funziona solo se arriva molto chiaramente alla base: ogni risorsa dell’azienda, dalla portineria all’amministrazione è coinvolta nella ricerca e realizzazione del miglioramento continuo;
- Si può fare!!! Si pensa che siccome sono pratiche adottate principalmente nell’automotive e nella grande industria non siano utili o adeguate alla media impresa. Beh, di fatto è esattamente il contrario: una media impresa, con queste discipline, aumenta la propria efficacia ed efficienza in modo sorprendente;
- Non è veloce: i primi anni sembrerà di buttare denaro e tempo in un black hole, le risorse fanno tutte sforzi straordinari, i risultati non si vedono… E’ questo il momento in cui non si deve mollare. I risultati in 2-3 anni arrivano all’interno dell’azienda e quando ci sono certezze alle nostre spalle è indispensabile coinvolgere la propria supply chain: è inutile che la mia azienda faccia produzione one piece flow se poi il mio fornitore produce solo lotti con coperture mensili o bimestrali…
Per terminare il nostro racconto sull’esperienza fatta, grazie al nostro intervento ed al ritrovato spirito di squadra l’azienda ha raggiunto il proprio obiettivo iniziale che era quello di superare positivamente il primo audit fatto da una società di certificazione autorizzata.
Ma come si misura il WCM? Ecco un articolo interessante al seguente link.
Se desiderate essere ricontattati, o semplicemente per un confronto sulle tematiche trattate scrivete a info@marcocianiconsulting.com